La Bioedilizia, o Bioarchitettura, è la modalità di progettazione, costruzione e gestione di un edificio che preserva l’ambiente, riducendo l’impatto negativo su quest’ultimo.

All’Ecosfera sono in costruzione tre edifici principali, tutti progettati in bioedilizia: due con pianta rettangolare ed una struttura esagonale. Altre piccole strutture rimovibili saranno costruite in autocostruzione (yurta, compost toilette, pollaio-serra, legnaia, ecc.); la maggior parte delle strutture sono progettate con un’ossatura in legno e pareti in paglia.

 

Perché abbiamo scelto la paglia?

Per le strutture del nostro progetto abbiamo scelto la paglia per le sue importanti caratteristiche: isolante termico, isolante acustico, biodegradabile, riutilizzabile, leggera nella sua posa in opera, economica, reperibile, ecologica, eccetera. Le caratteristiche sono diverse tra i tipi di paglia, per la scelta migliore bisogna utilizzare quella di più facile reperibilità, in modo tale da rispettare il concetto di km0.

Attualmente nella bioedilizia vengono utilizzati diversi materiali naturali: canapa, paglia, calce, terra cruda, lana, sughero, ecc.

 

La paglia, grazie alle sue caratteristiche, ha acquisito valore soprattutto per le costruzioni ad alta efficienza energetica, come le case passive. Infatti, tali tipologie di costruzione sfruttano i principi di progettazione della Bioclimatica per avere degli ambienti caldi in inverno e freschi in estate, senza l’utilizzo di impianti di riscaldamento o raffreddamento. Di solito le pareti in paglia si abbinano con elementi naturali come gli intonaci in terra cruda. Tale pacchetto consente di ottimizzarne le caratteristiche, realizzando così una parete che respira e che consente di vivere in un ambiente salubre in tutti i suoi aspetti.

Attualmente una grandissima percentuale delle emissioni di anidride carbonica deriva dall’industria edile. Consideriamo per esempio la dispendiosa produzione del cemento e del ferro.

Perciò nel nostro progetto abbiamo scelto di costruire con materiali naturali. La bioedilizia mira alla sostenibilità, utilizzando materiali di facile reperibilità, riducendo gli scarti, limitando i trasporti dei materiali su lunghe distanze, riutilizzando i materiali disponibili in zona così da ridurre l’impatto ambientale delle strutture.

 

 

Che cos’è la paglia?

La paglia è costituita dai fusti della pianta dei cereali, propriamente detti culmi. Viene raccolta alla fine della maturazione della pianta; è diversa dal fieno, che è un misto di erbe spontanee che includono tutte le parti della pianta (fusto, foglie, fiori e semi).

Quando i cereali vengono mietuti, tagliati, si recuperano prima di tutto i chicchi dalla spiga per scopi alimentari, quello che resta della pianta è appunto la paglia.

Sin dall’antichità questo materiale “di scarto” ha travato diversi impieghi, poi con l’agricoltura industriale ha iniziato a perdere valore fino al punto di essere addirittura bruciata.

 

 

 

 

 

Oggi è un materiale molto apprezzato e ricercato data la sua versatilità di utilizzo.
Nell’ottica della Bioedilizia, possiamo usare la paglia derivante da diversi cereali: frumento, segale, avena, orzo, farro, miglio e riso.